Messina, la Riserva di Capo Peloro come luogo di incontro di Educazione Ambientale del Nodo InFEA


Nella foto: gli alunni della classe, le professoresse ed i componenti la Città Metropolitana di Messina

Ulteriore tappa degli incontri di formazione sull’Educazione Ambientale svolti dalla Città Metropolitana di Messina sul monitoraggio delle acque. In data 22 ottobre 2025 si è svolto nella Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro il secondo incontro di Educazione Ambientale incentrato sul monitoraggio delle acque e svolto direttamente in campo per dare dimostrazione pratica agli studenti di come si effettuano le attività di controllo della qualità delle acque dei laghi.
La Riserva Naturale Orientata “Laguna di Capo Peloro”, istituita con Decreto Assessorato Regionale Territorio e Ambiente del 21 giugno 2001 è costituita dai laghi Ganzirri e Faro e dai cinque canali che collegano i laghi tra di loro (Canale Margi) e con le acque delle Stretto di Messina (Canale Catuso, Canale Due Torri e Canale Faro) e il Mar Tirreno (Canale degli Inglesi). Il Pantano Grande non è molto profondo, e raggiunge la profondità massima di circa 6 metri nella sezione Sud Ovest. Nel tempo la sua condizione chimica e microbiologica generale è migliorata, tant’è che nel corso del 2016, con D.A. n. 1159, la Regione Siciliana ha rilasciato la Classificazione delle acque del lago, come "zona di produzione di classe C" ai fini della pratica della molluschicoltura, individuando specifiche concessioni. Il Pantano Piccolo, rispetto a quello di Ganzirri, è ben più profondo con i
suoi 26 metri. Esso è storicamente meno soggetto agli impatti antropici, quali possono essere, ad esempio, gli scarichi di acque reflue domestiche. La classificazione in "Zona B" delle sue acque ai fini della molluschicoltura infatti risale agli anni ‘80. L’istituzione della Riserva ha garantito negli
anni il raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali tesi alla conservazione del sito pur nelle già avanzate condizioni di antropizzazione in cui trovava nei primi anni 2000, mediante il contenimento dello sfruttamento edilizio, l’eliminazione degli scarichi di acque nere, la tutela della flora e della
fauna ivi presenti, la realizzazione di opere sostenibili per la fruizione della riserva stessa, ecc.

Il Dott. Cosimo Cammaroto
Il Dott. Antonino Celona


L’Ufficio Catasto Scarichi e Tutela Corpi Idrici Superficiali, afferente al Servizio Tutela Aria e Acque della Città Metropolitana, ha costantemente effettuato, fin dai primi anni 2000, attività di misura in campo e di analisi chimico-fisiche e microbiologiche, sia per il controllo dello stato di salute dei due pantani che per la tradizionale attività di molluschicoltura.
Per la Città Metropolitana erano presenti:
Dott. Cosimo Cammaroto, Biologo, Responsabile Servizio Tutela Aria e Acque, il Dott. Antonino Celona, Fisico Responsabile Ufficio Catasto Scarichi e Tutela C.I.S. i Sigg. Antonino Ardizzone e Pasquale Orecchio, componenti l’Ufficio Nodo InFEA di supporto all’attività di formazione.
Per l’I.I.S. “G. Minutoli” con la Classe Quinta D Ambientale:
Prof.ssa Maria Lucia Crupi, Docente di Chimica
Prof.ssa Francesca Abate, Docente di Microbiologia
Prof.ssa Federica Giorgianni, Insegnante Tecnico Pratico di Microbiologia


Le attività svolte hanno riguardato:
• l’illustrazione delle competenze dell’Ente, delle attività della VI Direzione Ambiente e del Servizio Tutela Aria e Acque;
• la storia e le caratteristiche peculiari della Riserva Naturale Orientata “Laguna di Capo Peloro”;
• le modalità operative con le quali viene effettuato il monitoraggio della qualità delle acque dei Laghi di Ganzirri e Faro e la spiegazione della strumentazione da campo (sonda multiparametrica);
• una esercitazione pratica con esecuzione delle misure in più siti localizzati lungo il margine est del Lago di Ganzirri, con campionamento di acque lacustri.


Un ringraziamento speciale al Dirigente Scolastico prof. Pietro Giovanni La Tona; al Direttore Generale della Città Metropolitana di Messina dott. Giuseppe Campagna; al dirigente della VI Direzione Ambiente Ing. Giovanni Lentini; al Responsabile del Nodo InFEA dott.ssa G. La Fauci;
ai funzionari del Servizio Tutela Aria e Acque Dott. C. Cammaroto, Dott. A. Celona, Sig. P. Orecchio, Sig. A. Ardizzone.
L’obiettivo è sempre quello di formare cittadini consapevoli e responsabili, in grado di tutelare questa le risorse fondamentali per il futuro del nostro pianeta.